I primi contatti con l’acqua

Non è azzardato dire che occorre fare abituare il bambino, in tempi anche abbastanza brevi, al contatto con l’acqua. Fare in modo che il proprio bambino si abitui presto a stare in acqua, è una questione importante dal punto di vista della sicurezza ed è, allo stesso modo, pure parecchio divertente.

Fino ai tre anni d’età non sarà impossibile, per lui, imparare a nuotare, tuttavia può iniziare a sentirsi a suo agio in acqua e far diventare il nuoto un modo carino per entrambi, quindi figlio e madre, per esercitarsi assieme.
Non sarebbe male, però, attendere di aver completato le prime vaccinazioni, prima di introdurlo in qualche piscina. Quelle, però, pubbliche potrebbero risultare troppo rumorose e questo spaventerebbe il piccolo. I pannolini per la piscina possono essere molto utili, ma di solito non sono proprio obbligatori. In ogni caso, spesso i regolamenti delle piscine prevedono tassativamente che i bimbi indossino un costume. Cosa occorre portarsi dietro quando si va in piscina con lui? Ovviamente un asciugamano, un biberon, una merendina, i pannolini… Per iniziare sarebbe carino lasciarlo sguazzare un po’ in acqua e, prendendo un giocattolo, gettarlo a breve distanza e accompagnare, poi, il bambino nel recupero. La cosa migliore da fare è, almeno le prime volte, stare in acqua 10 minuti, arrivando un po’ alla volta fino ai 20. Insomma, mai strafare, qualche indispensabile precauzione ed il divertimento è assicurato (per entrambi)!

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