Somiglianza figli: assomiglia al padre o alla madre?

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La somiglianza dei figli è un argomento molto dibattuto. Una delle domande più frequenti è assomiglia di più alla mamma o al papà? Una domanda, questa, praticamente inevitabile, quando si ha davanti per la prima volta un neonato. Se la pongono spessissimo i nonni, ad esempio. Quante mamme, poi, se lo chiedono, sperando magari che il proprio figlio le assomigli? Ma come stanno veramente le cose?

Innanzitutto, occorre dire che la somiglianza dei figli dipende, in primo luogo, dal codice scritto nei geni. I cromosomi, infatti, trasmettono i caratteri ereditari.
Ecco l’importanza, allora, delle leggi ereditarie. Ogni persona contiene 23 coppie di cromosomi e quando l’ovulo della mamma si incontra con gli spermatozoi, vengono trasmessi soltanto metà dei cromosomi della mamma e queste si mescolano in maniera casuale. Ciò spiega come non sia affatto possibile prevedere a chi assomiglierà il bambino e quali aspetti avrà rispettivamente dell’uno o dell’altro genitore.
Pure il sesso è determinato dalla combinazione dei cromosomi: X il carattere femminile ed Y quello maschile. Perciò, nel caso dovesse esserci l’incontro di XX sarà una donna, sarà maschio invece se incontro avverrà tra XY.
Insomma, ogni cosa è scritta nei geni? Certamente, ma ci sono pure altri elementi da considerare bene quali, ad esempio, il colore della pelle, il peso e la statura. Per quanto riguarda l’eredità psicologica, ciò dipende prevalentemente da fattori esterni come l’ambiente in cui i bambini vivono, gli incontri, l’educazione che è stata impartita sin dall’infanzia.  

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