A chi affidare il bimbo: baby sitter, nonni o asilo?

Dovetre rientrare al lavoro e non sapete a chi affidare il bimbo? Meglio il nido, oppure è preferibile puntare sull’affidabilità di una babysitter o sulla sicurezza dei nonni? Insomma, quale può essere la soluzione migliore per il bimbo?

Partendo dall’asilo nido, occorrerebbe cambiare in qualche modo l’immagine che di tale struttura parecchi ancora hanno, ovvero una sorta di “parcheggio” per i bambini.
All’interno di ogni asilo, infatti, vengono spesso e volentieri fatte delle programmazioni dettagliate sui lavori che lì si svolgono, con degli obiettivi specifici da raggiungere mese dopo mese e che hanno l’unico obiettivo quello di aiutare la crescita e lo sviluppo delle funzioni di un bimbo. Quando mandare, allora, un piccolo all’asilo? Diciamo che non esiste un’età specifica ed uguale per ognuno, questo perché dipende parecchio da come è stata la vita del bambino prima dell’ingresso nel mondo scolastico e, chiaramente, dall’ambiente familiare in cui è fino ad adesso è cresciuto. Tuttavia, si potrebbe dire che, al di sotto del primo anno di vita, se proprio non ci fossero altre alternative, sarebbe più opportuno lasciare il bimbo al nido soltanto per poche ore e, in particolare, nel tempo strettamente necessario. Dai 12 mesi in poi si può pensare a lasciarlo lì molto più tempo. Ecco allora l’importanza dei nonni, figure protettive e rassicuranti, che possono aiutare molto i genitori quando sono impegnati entrambi col lavoro. L’ultima spiaggia è rappresentata dalla babysitter che, per quanto preparata, è sempre figura estranea e non agisce, inoltre, all’interno di strutture di un certo tipo come, ad esempio, lo stesso asilo nido.
Quindi, basta solo fermarsi un po’ a riflettere e la scelta sarà certamente delle migliori (anche per il bimbo!).

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