L’importanza del pediatra per il bimbo e per la madre

Le mamme e il pediatra. Un rapporto obbligato, ma che necessita ovviamente della giusta fiducia per funzionare bene. Come si crea un buon rapporto con questo specialista?

C’è da dire subito che il pediatra si occupa del bambino, del neonato, ma anche dei ragazzini? Che vuol dire? Questo medico lo può seguire fino al quattordicesimo anno d’età.
Le mamme hanno, spesso e volentieri, bisogno di rassicurazione, di essere confortate, stimolate a trovare un po’ di sicurezza. Il primo compito del pediatra, dunque, dovrebbe essere quello di aiutarla ad eliminare le ansie eccessive, le paure immotivate. Una specie di psicologo, insomma? Il principale compito del pediatra, potremmo aggiungere, è quello di rendere una mamma il più possibile autonoma, perciò sicura di sé nel mettersi in relazione con suo figlio. Ovviamente ciò non vuol dire solo sostegno alla madre di natura psicologica, ma anche altro. Egli visita i bambini quando sono malati, o comunque pure nel caso di un semplice controllo generale (sempre ottima cosa da fare!). Nel primo anno l’importanza del pediatra è basilare da tutti i punti di vista, nel secondo anno ci si dovrà rapportare a problemi spesso di natura comportamentale, ad esempio pianto eccessivo o sonno alterato, nel terzo i bambini si ammalano spesso, questo perché iniziano ad andare all’asilo. Col passare degli anni, finito il tempo dei passeggini per intenderci, i problemi chiaramente mutano e sopraggiungono quelli legati alla crescita oppure al sovrappeso.
Da tutto ciò si denota proprio la grande rilevanza di questa figura che si occupa del bimbo e… della madre!

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