Il raffreddore nei bambini, che fare?

Il raffreddore è proprio fastidioso! Un po’ tutti lo pensiamo, anche perché non è malattia seria (attenzione comunque a trascurarlo!), ma è comunque seccante. E nei bambini?

Chiaramente, anche loro vengono colpiti dal raffreddore, che è infezione che interessa il naso, la gola e le vie respiratorie superiori. Cosa comporta tutto ciò? L’infiammazione a carico della mucosa nasale ostruisce le narici e provoca parecchia secrezione di muco. Tra i sintomi più comuni vi è, senz’altro, la tosse, il mal di gola e qualche volta pure la febbre. Come lo si prende? Il bambino si contagia facilmente giocando con altri suoi coetanei all’asilo, o alla scuola elementare. Il contagio avviene, infatti, come per l’influenza, per via aerea per mezzo di piccole goccioline di saliva. Quando si ha il raffreddore è consigliabile lavarsi spesso le mani, in modo da non contagiare le altre persone, in primo luogo i genitori o fratello/sorella. Inoltre, per non diffondere il virus, è bene avvalersi di fazzoletti di carta “usa e getta” e non scambiarsi spray nasali.
Se il bambino dovesse avere una grossa (e fastidiosa) ostruzione nasale, è consigliabile prendere delle gocce nasali decongestionanti. E’ buona cosa che il bimbo beva molto e che si alimenti in modo vario, sempre però assumendo frutta e verdura, ricchi di vitamine e sali minerali.
Infine, per liberare le narici, si possono fare instillazioni o lavaggi nasali con soluzione fisiologica, in maniera tale da ridurre di molto la secchezza e l’infiammazione locale. Tuttavia, meglio sentire sempre il pediatra o il medico di famiglia e aggiornarlo dei miglioramenti o di eventuali complicazioni.

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