L’obesità infantile

L’obesità infantile è un problema, purtroppo, molto diffuso e, ultimamente, sta assumendo contorni sempre più allarmanti. Le cause sono diverse, come differenti possono essere pure le conseguenze. Ma come la si può definire?

Questa tipologia di obesità può essere definita un eccesso di tessuto adiposo in grado di indurre un aumento significativo di rischi per la salute. L’obesità si rivela essere il disordine nutrizionale più frequente nei paesi sviluppati e, in particolare, l’obesità infantile è di certo uno dei problemi più frequenti in età pediatrica. Tra i primi Paesi ad avere bambini obesi, ci sono gli Stati Uniti e questo a causa di un modo di mangiare, in quell’enorme Nazione, piuttosto disordinato. Il rischio per i bambini obesi di diventarlo una volta da adulti, varia tra 2 e 6,5 (così dicono recenti dati) volte rispetto ai bambini non obesi. La percentuale di rischio sale all’83% per gli adolescenti obesi. Ma qual’è allora il fattore di rischio più significativo? Diciamo che l’avere i genitori obesi è un aspetto fra i più importanti da questo punto di vista. Alcuni bambini poi presentano patologie endocrine e ha una valenza pure il fattore genetico e metabolico. Certamente importante è seguire un’alimentazione corretta e cercare di limitare salumi, patatine, merendine e così via. Si dovrà all’opposto fare una buona colazione, mangiare di più frutta e verdura e, soprattutto, muoversi, correre un po’.

Chiedere un parere del medico e, semmai, di uno specialista, sarà senz’altro la scelta migliore da fare.

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