L’importanza delle favole

Sono tante le cose che noi, spesso e volentieri, associamo ai bambini, ed una una di queste sono le favole. Cosa rappresentano per i bimbi? Perché sono così importati?

Le fiabe costituiscono, senza dubbio, un momento importante, diremmo quasi intimo, fra genitori e figli. Queste storie arricchiscono i bimbi, anche perché spesso troviamo piccoli racconti di formazione, o comunque con una morale sotto. Inoltre, cosa non di poco conto, aiutano i bimbi a superare le loro paure. Non vi è un’età giusta per leggere una fiaba, perché molto dipende dalla maturità e sensibilità del bimbo stesso. Si inizia, di solito, con le canzoncine e ninne nanne, per poi passare a filastrocche e fiabe classiche, magari attorno ai 3 o 4 anni d’età.
Non è opportuno negare comunque l’esistenza di pericoli e turbamenti, bensì bisognerebbe arrivare a razionalizzare il tutto. In questo caso le favole classiche, ad esempio, quelle dei fratelli Grimm, sono esemplari per tali ragioni. I mostri, gli orchi, i folletti, il lupo, se sono rappresentati in maniera divertente, possono pure sdrammatizzare efficacemente le paure dei piccoli. Inoltre, le favole possono conciliare il sonno o, meglio ancora, rasserenare a tal punto da facilitare il riposo notturno. Le fiabe, quindi, come un rito scaramantico, che unisce genitori e figli, magari nel momento precedente al riposo. Verrà il tempo per loro di non credere più alle favole, per il momento è meglio sognare un po’ assieme a loro…

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