I bimbi non nascono viziati, ma lo diventano

Quante volte, nel riferirci ad un bambino in particolare, lo apostrofiamo con “quel bimbo è parecchio viziato da mamma e papà!”. Stavolta, infatti, parleremo proprio dei bambini un po’ troppo viziati.

Come in tutte le cose, anche questo particolare comportamento ha un suo inizio. Quando e in che modo si comincia a viziare il proprio figlio/a? Il primo avvenimento potrebbe essere il concedere troppo spesso il succhiotto, in modo da cercare di tranquillizzare un po’ il piccolo. Poi, magari, tenerlo tante volte in braccio, il cullarlo in culla o nel lettino. Questi, potremmo dire, sono i primi piccoli vizi o, meglio, le prime abitudini non proprio necessarie e, in particolare, non richieste dallo stesso bambino e messe in atto dagli adulti. Mano a mano che trascorre il tempo, queste cattive abitudini aumentano e di conseguenza diventano più complessi i meccanismi presenti nel bambino viziato. Insomma, diventa tutto più difficile, non si riesce con facilità a far scomparire determinati atteggiamenti. Il bambino non nasce viziato, ma lo diventa se si trova a dover rapportarsi con un ambiente ansioso, magari con dei genitori decisamente troppo premurosi ed insicuri. Il bambino con un simile atteggiamento potrà incontrare diversi problemi a scuola, specialmente coi coetanei. Il vero responsabile, perciò, non è mai il bambino, ma l’ambiente in cui si trova a vivere, le persone con cui interagisce durante il giorno, in primo luogo i suoi genitori.
Quindi, essere premurosi sì, ma senza esagerare! 

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