Il comportamento del neonato

Ci si interroga poco sulla personalità del neonato, eppure c’è ed è più “consistente” di quanto comunemente si creda. Vediamo, quindi, di affrontare, seppur per sommi capi, l’argomento.

Le prime considerazioni possono avvenire già alla prima visita da parte del medico, che verifica pure il buon funzionamento del sistema nervoso. I primi riflessi istintivi, infatti, forniscono precise indicazioni in merito. Tuttavia, anche le mamme possono subito rendersi conto di alcuni aspetti. Nel caso, ad esempio, che il bambino non si senta a suo agio, non sia tranquillo o sia scontento, risulterà agitato e rosso in viso. Una buona cosa è quella di giocare un po’ con lui, parlargli e sollecitarlo con dolci suoni della voce. Ciò provocherà qualche sua risposta, tipo cenni del capo, movimenti della bocca, o scatti del corpo. Incominciano poi a delinearsi le differenze di genere per quanto concerne il comportamento: la femmina è più sensibile alla voce, attenta ai suoni, il maschio ha inizialmente maggiore difficoltà ad orientarsi verso la loro provenienza; tuttavia sono maggiormente portati ad una curiosità tattile. E l’intuito femminile? Le femmine dimostrano spiccata curiosità nel valutare le espressione dei visi e cosa rappresentano, dimostrando perciò l’uso del noto intuito femminile per valutare quanto succede loro vicino.
Insomma, occorre osservare bene il neonato e si potranno così capire varie cose, tra cui l’inizio dello sviluppo della sua personalità, i modi diversi di interagire con il mondo esterno.

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