Intolleranze ed allergie alimentari nei bimbi

Le allergie alimentari colpiscono moltissime persone ed alcune poi non ne sono neppure consapevoli di averle, almeno fino alle relative analisi. Pure i bambini, e addirittura i neonati, possono essere soggetti ad allergie.

Diciamo subito col dire che tali allergie interessano il 6% dei bimbi con meno di 3 anni, il 3-4% dei bambini in età prescolare, scolare, gli adolescenti e gli adulti dei paesi più industrializzati. C’è l’intolleranza e vi è pure l’allergia alimentare, ma quali sono dunque le differenze?
L’intolleranza alimentare corrisponde ad una reazione avversa agli alimenti non mediata dal sistema immunitario, mentre l’allergia alimentare è una reazione anomala, mediata stavolta dal sistema immunitario, nei confronti di uno o più alimenti riconosciuti erroneamente come estranei.
Un neonato può essere soggetto, in particolare, all’allergia alle proteine del latte vaccino, che si presenta di solito nel primo trimestre di vita, con un’incidenza massima fra i bambini nutriti con formule artificiali (tale allergia può anche insorgere nei bimbi allattati al seno). Quali sono i sintomi che fanno così impressionare le mamme? Diarrea, vomito, prurito, dermatite atipica, rossore, eczema. Che fare? In questo caso bisogna eliminare le proteine del latte vaccino. Il latte di soia? Se il bambino dovesse avere meno di 6-7 mesi, i pediatri spesso sconsigliano di farlo assumere. C’è anche l’intolleranza al lattosio che si può presentare, però, solo a partire dal secondo anno di vita. Poi vi è la celiachia, ossia una patologia autoimmune dell’intestino tenue, la quale può essere trattata con una dieta che adotti prodotti senza glutine.
La miglior cosa da fare è sempre quella di rivolgersi al pediatra, perché tali intolleranze ed allergie non sono affatto da sottovalutare e vanno bene inquadrate per poterle poi curare e trattare al meglio.

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