La paura del buio. Che fare?

Se lo guardi non te ne accorgi: di quanto rumore faccia. Ma nel buio… Tutto quell’infinito diventa solo fragore, muro di suono, urlo assillante e cieco. Non lo spegni, il mare, quando brucia nella notte.

Il buio da sempre ha da interessato, suggestionato, scrittori e pensatori, in questo caso Alessandro Baricco; tuttavia viene spesso temuto dai bambini. Perché accadde?
Uno dei timori più diffusi nell’infanzia è proprio quello legato alla paura del buio. Il momento di addormentarsi può diventare, infatti, fonte di parecchia ansia, in alcuni casi si può arrivare addirittura ad un brutto attacco di panico. Cosa possono fare allora le mamme per tranquillizzare un po’ il proprio bambino? La cosa migliore è cercare di abituare a farlo dormire fin da subito nel proprio letto e riservare il mitico lettone soltanto in casi eccezionali, come ad esempio ad un momento piuttosto difficile per lui, in modo da tranquillizzarlo, o se dovesse avere magari la febbre alta. Soltanto questo? No, perché può essere senz’altro molto utile la presenza di un oggetto morbido, in primo luogo un delizioso peluche, o una copertina che il bambino intorno all’età di un anno e mezzo sceglie come inseparabile da sé, soprattutto in assenza della sua mamma. Il peluche, in particolare, diviene non solo un “amico”, ma anche “essenza” che lo protegge e lo conforta, quindi un sostituto, possiamo dire, della figura materna.
La paura del buio passerà inevitabilmente col tempo, quando le sicurezze aumenteranno ed il bimbo riuscirà a vivere il momento dell’andare a letto come qualcosa di naturale e senza il timore di qualche brutto mostro lì in agguato.

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