La separazione dei genitori per i bambini

Forse è uno dei traumi, che colpiscono i bambini, più diffusi in assoluto. La separazione dei genitori può comportare inevitabilmente un grosso shock, che può portare pure a problematiche durature.

L’aumento delle separazioni porta alla necessità, da parte delle mamme, dei papà e, diciamo, di tutta la famiglia, di una maggiore preparazione per affrontare le situazioni critiche che si potrebbero venire a creare. Mai, ad esempio, parlare davanti al bambino delle problematiche della coppia, questo perché quando si trova ancora nell’infanzia, egli è impossibilitato a comprendere varie situazioni.
I bimbi hanno bisogna sempre di sicurezza, punti di riferimento, basti pensare all’andare a dormire alla stessa ora, il momento del riunirsi tutti al momento dei pasti: sono tutte situazioni che provocano un senso di sicurezza, tranquillità e protezione.
Cosa può accadere se i problemi della coppia dovessero invadere la quotidianità del piccolo? I bimbi dai due ai quattro anni possono mostrare atteggiamenti regressivi e perdere temporaneamente alcune capacità acquisite, addirittura potrebbero pure mostrare comportamenti autolesionistici.
In quelli dai cinque ai dodici anni circa, sono più frequenti reazioni collegati al senso di colpa, pensando quindi di essere la vera causa dei litigi dei genitori e della loro separazione. I bambini, perciò, tendono a chiudersi sempre più ed a perdere interesse per i giochi, per i compagni, la scuola e così via.
Meglio allora evitare di interrompere bruscamente la routine quotidiana, non mettersi a fare discussioni e litigi davanti ai figli. Infine, cosa non di poco conto, bisogna sempre dedicare del tempo e attenzioni ai bambini cercando di comunicare con un linguaggio appropriato alla loro età.