Quando i genitori tornano sui banchi di scuola…

I genitori tornano sui banchi di scuola o quasi. Quando, infatti, i bambini sono pieni di compiti, i genitori si preoccupano spesso di aiutarli in qualche modo, ritornando simbolicamente nelle aule scolastiche.

L’approccio ai compiti è sempre un po’ complicato, questo perché un bambino preferisce, ovviamente, giocare, guardare un cartone animato in tv, divertirsi magari al pc, piuttosto che svolgere il proprio dovere scolastico. Non è necessario che i genitori si mettano lì a vigilare sempre su di lui per tutto il tempo, magari solo ogni tanto in modo da farlo sentire sicuro. Se si dovesse decidere di aiutarlo coi compiti, meglio evitare quando sbaglia di impiegare parole offensive. Opportuno è, invece, cercare di spiegargli il suo errore, aiutarlo a metterlo bene a fuoco. Mai mettergli eccessiva fretta, perché magari si ha poco tempo. Perciò, mai perdere la pazienza, potrebbe essere deleterio e non porterebbe a nulla di buono. Non tutti i bambini, inoltre, possiedono la medesima soglia di attenzione, quindi occorre capire se lui dovesse aver bisogno di una bella pausa (potrebbe servire, chiaramente, pure allo stesso genitore!).
Altra cosa da tenere a mente, è che non è positivo che impari “a pappagallo”, meglio stimolarlo alla curiosità, a domandarsi il perché delle nozioni, a fare collegamenti e così via… Stimolarlo, è questo ciò che veramente serve, è questo quello che dovrebbe fare un genitore.
Infine, è importante che il luogo riservato allo studio sia tranquillo, bene illuminato e, soprattutto, lontano da distrazioni, come televisione, play-station, giochi vari.

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