E se dovesse rifiutare il cibo?

E se il bimbo non volesse mangiare? Eccolo là un bel problema per diversi genitori, che già iniziano subito a chiedere al pediatra. Vediamo un po’ di approfondire un minimo la questione.

Tocca dire fin dall’inizio che, per il piccolo, il momento dello svezzamento non è dei più facili. I bambini sono abituati, infatti, ad assumere il latte materno, oppure ad avvalersi del biberon e, spesso e volentieri, possono rifiutare il cucchiaio e qualsiasi altro cibo che non sia il latte. C’è da dire poi che le prime pappe hanno un sapore ed una consistenza diversa rispetto a quello a cui sono stati abituati fino a quel momento, ragion per cui è facile che si possano verificare dei problemi nel delicato passaggio dal latte al cibo più solido. Cosa fare, dunque, in questi casi?
Si può provare, magari, a mettere nel brodo vegetale anche un frutto, così da farlo piacere al bambino. Oppure si può utilizzare della farina lattea, oppure delle pappe al latte, con un sapore, perciò, più simile a quello a cui i neonati sono abituati. Quindi, escogitare qualcosa per togliere al piccolo il fastidio che si potrebbe provare all’inizio di questo brusco cambiamento alimentare.
Altro modo è quello di mettere un po’ di cibo nel piatto del bambino, però tagliato a pezzetti; in questo modo lui potrebbe iniziare a giocarci. Ogni bimbo ha, infatti, necessità di conoscere quello che ha davanti e poi di toccarlo. Mai trasmettere la propria ansia al bimbo, che la percepisce amplificata. Se così non dovesse andare, c’è sempre il pediatra per un consiglio più mirato.

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