Racconto di un cambio di un pannolino davvero particolare

L’altro giorno stavo guardando Verissimo, che come molti altri programmi ha uno spazio dedicato alle mamme, dove c’era una super tata che dava dei consigli utili sul cambio del pannolino. Questa super Mary Poppins moderna diceva come il cambio del pannolino  è un gesto d’amore e che va fatto quando si sta tutti tranquilli e sereni.
Ora non so voi, ma a meno che non vi siete messi a seguire qualche corso, per la maggior parte dei comuni mortali cambiare il pannolino non è poi così facile!
Come si dice? Si fa pratica sul posto o meglio nella trincea del fasciatoio!

Ho ancora chiaro il ricordo del primo cambio di pannolino che ho fatto alla mia cara nipotina, che poverina sta facendo da cavia per farmi prendere un po’ di pratica per quando avrò dei pupi miei.
Devo ammettere che lei è veramente un angioletto e nemmeno il mio primo avventuristico cambio del pannolino l’ha sconvolta!
C’era però mia sorella che indaffarata a pochi giorni dalla nascita mi disse una frase profetica: “Sorellina, ti va di cambiare il pannolino alla pupa?” Io mi sono trovata a rispondere: “Certo! Che ci vuole?”. Questo è stato il mio primo pensiero, che è subito cambiato quando sono andata in camera da letto per cambiare la mia nipotina!
Mia sorella mi aveva rassicurato che era lì tutto a portata di mano, doveva essere facile no?
Immediatamente ho preso la mia “cavia” dalla carrozzina, che mi guardava con un visino interdetto, come per dire “Zia, sei sicura di quello che stai per fare?”
L’ho posizionata nel fasciatoio che era pieno zeppo di oggetti veramente misteriosi tipo: creme antiarrosamento, creme bianche dure peggio dello stucco dei muri, borotalco, salviettine umidificate, e i famosissimi pannolini!
Ci siamo guardate, io e la mia nipotina, e abbiamo cominciato la nostra avventura che ha avuto le seguenti fasi:

1- togliere il body e il vecchio pannolino.
Questa fase è durata molto di più di quello che credevo, questo perché devo ancora capire chi le ha inventate le tutine per i bambini, ma soprattutto chi li cuce quei micro bottoni che non vogliono proprio aprirsi? Vi dico solo, che ci ho messo sette minuti, questo perché il mio caro batuffolino ha iniziato a muovere le gambine mimando degli esercizi di Gag!
Tolta la parte bassa della tutina, ho sfilato il vecchio pannolino che fortunatamente non aveva un ricordino di quelli che rimangono impressi nella mente, ma solo un po’ di Plin Plin!

2- Missione salviettina umidificata, crema  e borotalco
Ecco qui ho pensato di non farcela! Le salviettine sono un incubo, perché stanno tutte appiccicate e quando ne prendi una ne escono venti! Invece della crema, ho messo un gel per il bagno, mi sono sbagliata! Quando ho messo il borotalco, il mio caro angioletto, ha deciso di passare a degli esercizi di spinning virtuali con il risultato che il borotalco mi è volato dalle mani, spruzzandomisi addosso e “infarinando” tutto il fasciatoio!

3-Mettere il nuovo pannolino e rimettere la tutina
Ero sudata, sembrava che avevo fatto la pizza con la farina e soprattutto la mia nipotina dava segni di insofferenza. Qui, meglio di flash, devo dire che con un gran colpo di fortuna sono riuscita ad allacciare il pannolino, ma ci ho messo altri sette minuti a riposizionare le minigambe dentro la tutina e ad allacciare quei diabolici bottoncini!
Che dite, me la sono cavata?

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