Disturbi del sonno? Niente allarme, ma tanta pazienza e spirito di osservazione

Le domande dei genitori, specialmente quando si hanno bambini piccoli, sono le più svariate. Diversi sono gli interrogativi che si hanno nel caso in cui vengano evidenziati dei disturbi del sonno.

Il ritmo sonno-veglia del bimbo nei primi mesi di vita è, chiaramente, molto differente da quello delle persone adulte. I neonati, infatti, non hanno la percezione delle diversità del giorno e della notte ed il loro ritmo non dipende dall’ambiente circostante. Stare con un bimbo significa, paradossalmente, adattare i propri ritmi sonno-veglia (ma anche di vita!) ai suoi. Dopo i 4 o 5 mesi, il bimbo inizia ad adattarsi ai ritmi provenienti dall’esterno. Un buon sonno è una condizione che, diciamo, si apprende proprio in questo particolare periodo. Durante il sonno vengono prodotti ormoni necessari per una buona crescita del bambino; sempre nel sonno si consolidano tutte quelle serie di informazioni ricevute durante il giorno. Il neonato, infatti, si trova proprio in un momento di continuo apprendimento. Un possibile bisogno elevato di sonno è, perciò, dovuto all’intensa crescita che si verifica a questa età. Inoltre, è buona regola, una volta deciso il posto dove farlo dormire, mantenere lo stesso sia per il sonno diurno, che per quello notturno.
Quando il bimbo inizia a dormire senza, però, svegliarsi la notte? Non c’è qui un periodo preciso, ma è comunque sempre decisivo regolarizzare gli orari, sia l’ora in cui metterlo a dormire, che l’ora in cui bisogna svegliarlo; stessa cosa per l’orario dei pasti. Occorre dare il tempo al bambino di farci capire cosa realmente vuole. E’ questo il bello, o il brutto, della situazione… Spesso il bimbo si addormenterà da solo senza nessun tipo di aiuto, l’importante è comunque quello di instaurare un “rituale” preciso (una ninna nanna, le pulizie, prima di metterlo nel lettino).
Insomma, tanta pazienza e ottimo spirito di osservazione.

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