Coco il film Disney che ha conquistato grandi e piccini

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Qualche giorno fa siamo andati a vedere l’ultimo film della Disney Pixar Coco e fatemelo dire è uno dei film più belli visti negli ultimi tempi.

E’ anche vero che ultimamente la mia attività cinematografica è rilegata ai cartoni animati e dopo che la mia bambina mi ha letteralmente assillato chiedendomi di andare a vedere Coco, alla fine ce l’abbiamo portata e io ci ho lasciato il cuore.

Premetto che sono una da lacrima facile, che mi commuovo anche guardando un film d’azione che ha una scena romantica o sentimentale. Coco però è una storia che davvero ti colpisce dritto al cuore e ti fa meditare sul senso della vita e su come veniamo ricordati in questa terra.

La storia però contrariamente al titolo non è incentrata su Coco, che è in realtà una vecchietta di 97 anni, ma su Miguel Rivera suo nipote, un ragazzino messicano di dodici anni cresciuto a Santa Cecilia. Miguel è nato per cantare e suonare. Per lui la musica è vita, è ossigeno, è passione, è il suo cuore. Peccato però che per la sua famiglia la musica è dolore e delusione ed è bandita, non si può né sentire, né praticare è stata dimenticata.

Da dove nasce l’odio per la musica? Bisogna andare indietro nel tempo, quando la sua trisnonna Mamma Imelda era stata abbandonata dal marito per la musica, lasciando e lei e la sua bambina Coco da sole.

Imelda si è dovuta arrangiare e ha dovuto imparare un nuovo lavoro per andare avanti, dando vita a un’attività familiare quella dei calzolai che è stata tramandata di generazione in generazione.
Ovviamente Imelda da quel momento in poi ha chiuso i battenti con la musica e ha deciso di bandirla dalla memoria di Coco e di tutti i suoi familiari.

E’ così che arriviamo all’epoca di Miguel che invece ha un’innata passione per la musica e che ha un grande mito Ernesto de la Cruz, un autentico idolo per la comunità di Santa Cecilia, ormai morto ma mai dimenticato, una sorta di Elvis per interderci.

Se per noi il giorno dei morti è una ricorrenza triste in Messico è un giorno di festa, un’occasione di celebrare i defunti che vengono ricordati con una foto nell’ofrenda della famiglia.

In quel giorno vengono sparsi dei petali per permettere ai defunti di trovare la strada di casa e stare per un giorno con i loro famigliari vivi. Vengono preparati doni e cibi che verranno regalati ai loro cari ormai morti.
E’ proprio il giorno dei morti che Miguel si scontra ferocemente con sua nonna doppiata dalla simpaticissima Mara Maionchi. Fatemelo dire, la nonna di Miguel mi ha ricordato tantissimo mia nonna, severa e campionessa del lancio della ciabatta, due gocce d’acqua insomma! Nonna messicana e nonna sarda 1-1!

La nonna scopre la passione di Miguel per la musica e fa di tutto pur di convincere il nipote a non seguire questa strada, rompendogli addirittura la chitarra che il ragazzo si è costruito con le sue mani e con il qualche passa le ore a suonare sentendosi se stesso.

Da qui in poi inizia la ribellione adolescenziale di Miguel che decide di sfidare tutto e tutti per la sua passione. Prende dall’ofrenda la foto della sua trisnonna e nota cha a fianco di lei c’è la foto del marito con una chitarra che è la stessa di Ernesto de la Cruz, il giovane si convince che è il suo pronipote.

Decide così di partecipare ad un talent e ruba la chitarra del suo idolo “trisnonno” Ernesto de la Cruz, dalla sua tomba. Questo sarà per Miguel un gesto fatale che lo condurrà alla maledizione e lo catapulterà nel regno dei morti dove incontra i suoi famigliari pronti ad andare nel mondo dei vivi per la festa dei morti.
L’unico modo per tornare in “vita” è quella di avere una benedizione da parte della famiglia che è disposta a dargliela solo a patto che rinunci per sempre alla musica.
Miguel intraprende un viaggio nel tentativo di conoscere lo spirito del suo idolo e di quello che crede essere il suo trisnonno, Ernesto de la Cruz, convinto che sarà lui a dargli la benedizione.
Con lui ci sarà Ector uno spirito bloccato nell’al di là che non riesce a passare nel mondo dei vivi perché non viene mai ricordato, sarà con questa anima dannata che Miguel scoprirà molte cose della sua famiglia.
Come al mio solito non voglio sciuparvi la sorpresa e per scoprire il finale non vi rimane che andare al cinema!
Posso solo dirvi che Coco oltre che per la storia e per il finale è strepitoso per la grafica, gli effetti, i colori ma soprattutto per la musica! Mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate! 

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