Un bimbo in arrivo vuol dire grande felicità, chiaramente, per la coppia, ma pure per i parenti ed amici. Che scoperta, questa, vero? Nel caso, però, di un cane? Come potrebbe reagire il nostro amico fedele a quattro zampe?
Un bimbo in arrivo vuol dire grande felicità, chiaramente, per la coppia, ma pure per i parenti ed amici. Che scoperta, questa, vero? Nel caso, però, di un cane? Come potrebbe reagire il nostro amico fedele a quattro zampe?
Un rapporto intenso, fatto di complicità ed intesa. Il rapporto tra il bambino ed il suo cane è qualcosa che nasce spontaneo e l'amicizia che li lega è molto forte. Come nasce e come si sviluppa questo speciale rapporto?
Cos'è la zooterapia? Probabilmente non sarebbe facile, almeno in un primo momento, rispondere ad una simile domanda. Nel caso venisse adoperata la parola di origine anglosassone pet therapy, l'equivalente della zooterapia, migliore ne potrebbe risultare la comprensione.
Il primo ad utilizzare questo termine fu lo psichiatra infantile statunitense Boris Levinson che, negli anni '60, si occupò dei benefici terapeutici ottenuti grazie alla compagnia specifica e mirata degli animali prevalentemente domestici.
Quando non vi è una valida collaborazione del paziente e, allo stesso modo, una mancata risposta alle sollecitazioni dei medici, si può utilizzare proprio la pet therapy.
Le persone con disturbi psichiatrici, gli anziani vittime della solitudine e soprattutto i bambini, in particolare quelli che soffrono di autismo o hanno grandi problemi nell'apprendimento e nel sistema motorio, sono tutti soggetti su cui potere applicare questa terapia.