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Ma Che Davvero? Wonderland parla con Mamme.tv

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Abbiamo parlato del suo libro, abbiamo letto e consigliato il suo blog, la curiosità era così tanta, che alla fine abbiamo fatto una “chiacchierata” con lei!
Di chi stiamo parlando? Di Wonderland alias Chiara Cecilia Santamaria, autrice di Quello che le mamme non dicono, e del blog Ma Che Davvero?
Quando gli abbiamo proposto  l’intervista, Wonderland ci ha risposto immediatamente, tanto che anche noi abbiamo pensato Ma che Davvero?
Così è nato questo incontro virtuale, leggero e spensierato, pieno di ironia, tipico del nostro stile ma anche di Wonderland!
Siete curiosi? Leggete qui sotto!

ma_che_davvero_1Come è nata l’idea di aprire un blog, per parlare della tua gravidanza?
Sono rimasta incinta a 27 anni, mi è scaduto il contratto a progetto e nessuna delle mie amiche aveva la benché vaga intenzione di metter su famiglia. Mi sono ritrovata sola e senza lavoro, avevo bisogno di comunicare, sfogarmi e anche di dire la mia: non mi ritrovavo per niente nell’immagine edulcorata e stereotipata della ‘mamma’.

Che impronta hai pensato di dare al tuo blog all’inizio?
Non ho iniziato con un progetto, scrivevo e scrivo tuttora quello che mi viene in mente. Al posto delle frasi fatte e dei sentimenti quasi ‘dovuti’ quando si affronta un tema come la maternità, ho scelto di parlare con grande sincerità, senza filtri di alcun tipo e con massicce dosi di ironia.

In rete, hai incontrato altre mamme blogger come te, ti sono state d’aiuto?
Le mie lettrici non sono tutte blogger e non sono tutte mamme, e sono la mia prima fonte di confronto, aiuto, conforto. Con la maggior parte delle mamme blogger ho ottimi rapporti, e le conosco personalmente. Con altre… beh, non si può stare simpatici a tutti! (e nemmeno tutti possono stare simpatici a me) 🙂

Come è avvenuto il passaggio dal blog al libro?>
Nel modo più bello e inaspettato: una editor di Rizzoli mi ha trovata online, ha letto i miei post, le sono piaciuta molto e mi ha proposto di scrivere un libro. Quello che c’è in ‘Quello che le mamme non dicono’ non è però assolutamente la copia del blog. Qualche brano già pubblicato c’è, ma ho preferito offrire alle mie lettrici quanto più materiale originale possibile… altrimenti valeva la pena stamparsi il blog!

ma_che_davveroCome è nato il titolo Quello che le mamme non dicono?
Era una delle mie proposte e ci ha convinto subito perché, in effetti, quello che faccio è un po’ raccontare i lati della gravidanza e della maternità che di solito vengono taciuti. Sia i momenti ‘oscuri’ quindi: babyblues, depressione, solitudine, rimpianti, che quelli più smaccatamente esilaranti, come i messaggi nascosti delle ninne nanne o i modi per non pensare al sesso quando non puoi farlo.

Molte donne non hanno il coraggio di aprirsi e dire le cose come stanno: come hai fatto ad essere così diretta?
O facevo così o mi ricoveravano alla neuro! Scherzi a parte, sentivo che c’era qualcosa di sbagliato nel modello propinato e ormai interiorizzato di mamma, che faceva sentire in colpa me e molte altre donne i cui sentimenti materni – seppur forti! – viaggiavano fuori dai binari di quell’amore ‘innato’ che ci raccontano. Parlarne è l’unico modo per demolire il ‘mito’ e renderlo più umano.

>ma_che_davvero_2Come riesci a gestire il lavoro di Free Lance con quello di mamma?
Asilo, tata e nonna. Quest’ultima mi dà veramente una grossa mano.

Nel libro racconti come all’inizio le vacanze sono state un disastro! Ora  va meglio?
Molto meglio, anzi: siamo appena tornati dal primo weekend all’estero di Polpetta ed è andata benissimo. Certo: i viaggi per bambini non sono MAI rilassanti! Per quelli serve (appunto) una nonna disponibile per un weekend…

Abbiamo letto nel tuo blog che ora finalmente hai una scrivania! Come va questa nuova esperienza?
Bene, ma purtroppo per la legge di Murphy appena ho inaugurato la scrivania si è ammalata la Polpetta… argh.

Hai dei consigli da dare alle altre ragazze che come te si sono trovate, con una gravidanza inaspettata?
L’unico che posso dare è… non ascoltarne. Saranno tutti molto bravi a dirvi cosa dovreste o non dovreste fare, cosa siete capaci o non capaci di fare. Voi annuite, e poi fate un po’ come vi pare.

ma_che_davvero_3Ci puoi raccontare come è stato il tuo primo cambio del pannolino per Porpi, e come invece è stato quello del tuo compagno?
A me avevano spiegato le ostetriche come fare, anche se mi ostinavo a mettere chili di crema, mentre per il papà… Hm, avete presente quella roba molto liquida e molto verdastra che produce il pupo nei primi giorni? Ecco, praticamente ci abbiamo pitturato una scarpiera.

Qual è il ricordo più divertente e ironico del tuo essere diventata mamma?
Ce ne sono talmente tanti! Forse l’aver cambiato nome all’anagrafe a Polpetta dopo ben 4 giorni, di conseguenza avere tutti – ma proprio tutti – i bigliettini di auguri per la sua nascita… con un altro nome! Povera creatura, che mamma degenere.

foto: © Chiara Cecilia Santamaria

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